La tecnica principale del Jeet-kune-do è quella del colpire, anche se i praticanti avanzati apprendono ugualmente tecniche di leva articolare e proiezioni al suolo. Come non mancava mai di sottolineare il nostro primo insegnante di Jkd: Colpisci, se poi non sai cosa fare colpisci, colpisci e colpisci ancora!? Tutto in quest'arte è concettualmente semplice, ma per raggiungere questa semplicità nell'azione è necessario sviluppare solide fondamenta. Per fare esperienza di un movimento è necessario praticarlo finché questo non lo senti tuo e diventa tuo. Solo allora sarà possibile scartare ciò che non funziona, per te, e aggiungere qualcosa di specificatamente tuo. Le radici filosofiche del Jkd affondano nel Taoismo, nel Buddismo, in particolar modo lo Zen. Bruce Lee studiò filosofia all'università dello stato di Washington.
Ma sono le letture e la sua ricerca personale, soprattutto nel periodo di convalescenza da un incidente alla schiena dovuto all'allenamento con i pesi, ad aver favorito quella maturità concettuale che portò la sua arte a un livello più alto. Using No Way as Way Having No Limitation as Limitation (Usare nessun metodo come metodo Avere nessuna limitazione come limitazione) è il motto del Jeet-kune-do.La Via del pugno che intercetta è senza dubbio una filosofia e una scienza del combattimento, dotata anche di tratti caratteristici. Ma, come vuole il suo ideatore, non potrà mai trascendere l'interpretazione personale di ogni singolo praticante. La grandezza di Lee non si limitò ad aver creato un nuovo sistema di lotta, per quanto valido ed efficace, ma nell' aver coniato il concetto filosofico che è l'impalcatura tecnica.